Dormire in un’ex porcilaia può essere semplicemente meraviglioso. Così come cenare (a pochi passi dall’ex porcilaia) assaporando piatti che hanno il gusto unico di una terra “saporitissima” come quella toscana. E altrettanto fantastico può essere rilassarsi bevendo dell’ottimo vino o del mirto (fatto in casa) immersi nel mare della tranquillità (non quello lunare, situato sull’emisfero del satellite sempre rivolto verso la Terra ma quello delle colline maremmane) con lo sguardo che vaga su paesaggi che hanno, al solo guardarli, l’effetto di un massaggio hawaiano o thai, con all’orizzonte il mare dove magari si è sbarcati per regalarsi una “navigazione” nell’entroterra. Parola di chi ha avuto la fortuna di gettare gli ormeggi all’agriturismo La Rocca delle Pigne, a metà strada tra il mare e il Monte Amiata, immerso nella natura incontaminata della campagna maremmana al confine tra i comuni di Campagnatico e di Roccalbegna. Un agriturismo realizzato in una costruzione principale del XII secolo che fu la residenza estiva di un signorotto locale (prima di divenire monastero, casa padronale, casa colonica e infine stalla per cavalli e ovini), affiancata da una bellissima ex porcilaia trasformata in “dependance”, punto di partenza per escursioni in luoghi meravigliosi e punto di ritorno, la sera, per assistere a tramonti mozzafiato, magari guardando il profilo della Corsica o i contrafforti del Monte Aquilaia. Ma soprattutto per gustare la cucina di Silvia pronta a svelare i segreti della ricetta preferita: come quella del polpo, “che dev’essere assolutamente di scoglio”, appena assaporato dopo aver gustato un antipasto di seppie con i finocchi da urlo e una spaghettata ai frutti di mare, il tutto innaffiato da uno Sciamareti bianco di Villa Patrizia; o del Peposo, stufato capace di spingere un’avvocatessa bergamasca a sciropparsi quasi mille chilometri, fra andata e ritorno, per assaggiarlo. Accompagnata dal suo “cagnolino” di 90 chili abbondanti accolto a braccia aperte dalla titolare, “amantissima” degli animali, con la quale intrattenersi a chiacchierare dopo cena è semplicemente piacevolissimo. Oltre che utilissimo per tracciare la “rotta” delle escursioni del giorno dopo. Magari a Siena, oppure per ammirare la città del tufo, Pitigliano, o ancora, la meravigliosa chiesa di San Galgano, resa ancor più scenografica dal crollo totale del tetto. Approdi fantastici sulla terraferma dopo aver magari “assaggiato” una vacanza sul mare della costa grossetana. Info: Telefono +39 0564/980146; cellulare: Silvia 3387031892; E-mail info@laroccadellepigne.it
pubblicato il 2 Settembre 2024 da admin | in Viaggi & Rotte in Italia | tag: agriturismo La Rocca delle Pigne, chiesa di San Galgano, il mare della Tranquillità è in Maremma, il mare della Tranquillità è in Toscana, La Rocca delle Pigne, Peposo, Roccalbegna, vino Sciamareti bianco di Villa Patrizia | commenti: 1Just Peruzzi, "Il ristorante panoramico più bello d’Italia" - Corriere della SeraVi aspettiamo per accogliervi in quello che il Corriere della Sera ha definito come "Il ristorante panoramico più bello d’Italia"
Pubblicato da Just Peruzzi su Martedì 30 aprile 2024
Le seppioline al vapore che ho assaggiato come antipasto erano davvero fantastiche. E anche il “peposo” non scherzava…. (chiedete alla ormai celeberrima Monica, moglie del Fabri…..). Silvia, sarebbe così gentile da darmi la ricetta delle seppioline (per il peposo ci ha già pensato Paola). Ps: sono la moglie dell’uomo che sotto l’effetto di alcol sosteneva, a notte inoltrata, che fosse più facile restare incinta per una donna che per un uomo (mi ricorda anche il nome del vino bianco di cui l’autore di quei profondi pensieri ha scolato un paio di bottiglie?). Grazie di tutto….