Dove la terra si ritira per lasciare spazio al mare, ma forse è il mare che si inchina alla forza della terra e accetta la sua presenza in profondità, esistono luoghi che vale davvero la pena visitare. Magari ripercorrendo le rotte della storia a bordo di una delle navi targate Hurtigruten, il mitico postale dei fiordi che ha rappresentato a lungo l’unico mezzo di comunicazione fra le città della costa norvegese.A guardare la cartina, il profilo della terra dei vichinghi sembra la criniera di un cavallo che guarda a est. Per risalirla, le navi della compagnia scandinava partono da Bergen, il cui quartiere anseatico è il più pittoresco e utilizzato ritratto del medioevo nordico. Gli antichi edifici di Bergen sono ormai entrati nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco e chi visita la cittadina norvegese si rende subito conto del motivo. Camminare lungo il quartiere anseatico è un po’ come viaggiare nel tempo.
Prima di imbarcarsi, se si ha a disposizione un po’ di tempo, vale la pena fare qualche ora di macchina e arrivare fino al Preikestolen, o Pulpit Rock, una delle bellezze naturali più fotografate della Norvegia. Si tratta di una roccia che sale a picco per 600 metri sul Lysefjorden, nelle cui vicinanze è possibile vedere il masso incastrato, un enorme sasso incastonato lungo due pareti verticali come una pietra preziosa nella sua sede. Lasciare Bergen, con il sole che illumina la variopinte costruzioni in legno affacciate sul mare, è un’esperienza emozionante. Ma è solo l’assaggio di quello che si vive nel resto del viaggio. All’imbocco di uno dei fiordi più spettacolari, il Geiragnerfjorden, sorge Alesund, una cittadina ricostruita all’inizio del secolo scorso dopo un terribile incendio. L’architettura è tutta Art nouveau, l’atmosfera incredibilmente rilassante, il paesaggio e i colori indimenticabili. Dopo una tappa a Molde, la città delle rose, è la volta di Trondheim, l’antica capitale norvegese fondata da Olav I nel 997. Trondheim è un centro universitario ricco di luoghi che un turista non può perdere. A partire dalla cattedrale di Nidaros, il santuario nazionale della Norvegia, costruita sulla tomba di Sant’Olav, per arrivare al Palazzo arcivescovile. Di fronte alla cittadina, inoltre, si erge il cupo isolotto di Munkholmen, l’Alcatraz norvegese.
Con la prua verso nord, le navi dell’Hurtigruten oltrepassano il Circolo polare artico per avvicinarsi alle isole Lofoten, un arcipelago che incarna l’anima norvegese. Lambite dalla Corrente del Golfo, posseggono bellezze naturali da lasciare a bocca aperta. Gli isolotti più meridionali ospitano la più grande colonia di uccelli di tutta la nazione. La natura inizia a diventare più selvaggia e ruvida. La bellezza si nasconda nella pietra viva, nelle temperature gelide, nella forza del vento, nella tenacia di una luce che non vuole smettere di illuminare tutto. Qualche centinaio di chilometri più a nord, tutta la vocazione selvaggia della natura si incontra con la cosmopolita Tromso, capitale della Lapponia. La cittadina che ospitava Amundsen, Nansen, Nobile e gli altri esploratori prima delle loro avventure artiche è un ricordo lontano qualche secolo. Al turista offre numerosi spunti, dalla cattedrale alla chiesa Ishavskatedralen, con un’architettura che ricorda le costruzioni di ghiaccio e una vetrata dipinta di dimensioni imponenti.
Ancora un giorno di navigazione e si arriva a Capo Nord, 71° 10’ e 21”, meta di tutti coloro i quali amano le avventure estreme. Ma il centro più a nord del mondo è Honningsvag, sul capo opposto di Capo Nord. Gli amanti dell’architettura potranno trovarvi una chiesa del 1884, unico edificio sopravvissuto ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. E ogni tanto, quando le condizioni lo permettono, il cielo si riempie di disegni colorati dando vita al fenomeno dell’aurora boreale. Verso est, si oltrepassa il confine norvegese per approdare in russia, a Kirkenes. Uno sperduto villaggio di frontiera dove tutto ciò che viene creato ha uno scopo. Non c’è spazio per bellezza ed estetica. La parola d’ordine è praticità.
A Kirkenes i battelli dell’Hurtigruten invertono la rotta. Si torna a Bergen, verso la civiltà, le comodità. Le tappe sono le stesse, ma l’ordine inverso rende il viaggio di ritorno completamente diverso da quello di andata. C’è tempo per assaporare nuove sensazioni, per godere di quelle sfumature che solo qualche giorno prima erano passate in secondo piano. E che rendono una crociera a bordo dell’Hurtigruten qualcosa di indimenticabile. Info: tel +39 010.57561; fax + 39.010.581217; giver@giverviaggi.com; www.giverviaggi.com
Testo realizzato da Baskerville Comunicazione & immagine srl per mareonline.it
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pubblicato il 15 Ottobre 2024 da admin | in Crociere nel Nord | tag: crociere nei Fiordi, Geiragnerfjorden, Hurtigruten, il fascino dei fiordi, isole Lofoten, Lysefjorden, l’Alcatraz norvegese, Pulpit Rock | commenti: 13
Just Peruzzi, "Il ristorante panoramico più bello d’Italia" - Corriere della SeraVi aspettiamo per accogliervi in quello che il Corriere della Sera ha definito come "Il ristorante panoramico più bello d’Italia"
Pubblicato da Just Peruzzi su Martedì 30 aprile 2024
Molto interessante…
Recentemente a una cena, una coppia seduta allo stesso tavolo con me e mio marito ci ha parlato in maniera entusiasta delle crociere dei fiordi e, in particolare, dei “postali”. Qualcuno che li abbia sperimentati sa dirmi se davvero è così? Grazie mille.
Ho navigato su un postale Hurtigruten per alcune ore, da una località di cui non ricordo il nome fino a Tromso. Un cosa meravigliosa! A bordo c’erano anche i crocieristi che facevano una settimana intera con un programma interessante. Le navi sono molto sobrie, (e mi piacciono molto) poco a che vedere con lo sfarzo ostentato “american style”. Non ci sono casinò e cinema, ma un grande salone a prua dal quale si ammirano le montagne sul mare… Se si preferisce ci sono le jacuzzi con acqua calda sul ponte più alto. Unico limite il cibo, in Italia siamo abituati meglio….
Qual è il periodo ideale per una crociera nei fiordi?
Delle crociere con Hurtigruten ci sono diversi aspetti decisamente apprezzabili. Per esempio grazie a questi postali (nel senso che consegnano davvero la posta nei paesini sperduti lungo la costa) si entra nei fiordi, anche i piu’ piccoli, attraccando in porticcioli dove le grandi navi non possono accedere. E le escursioni proposte sono davvero affascinanti….
Mi avete fatto venir voglia d’imbarcarmi su un postale. Dà davvero l’idea di essere una vacanza spettacolare…
Buongiorno a tutti, sono Barbara Dorini, non ho sperimentato la crociera sui fiordi norvegesi ma ho toccato e sentito l’acqua gelata dell’isola di Senja in pieno agosto (quando le temperature arrivano a 18 gradi). Prima di arrivare a Senja vorrei però raccontarvi il mio viaggio. Siamo partiti in furgone con un bambino di sette anni da Bergamo attraversato la Germania, traghetto fino a Malmo, visitato Stoccolma, entrati in Finlandia e arrivati a Capo Nord. Avevamo il mondo in mano, le renne ci hanno “guidato” alla scoperta di una natura incontaminata da ogni parte, con mare, fiumi, laghi. Il sole di mezzanotte ti lascia con il fiato sospeso, ogni tonalita’ di rosso, arancione, giallo, rosa… Su uno strapiombo guardiamo il mare vicinissimi al polo. Arrivati ad “Alta” si può alloggiare nell’hotel di ghiaccio, ma preferiamo dormire vicino ai fiordi nei sacchi a pelo… Il giorno dopo partiamo per Tromso, la piccola Parigi del Nord, ma rimaniamo poco: la nostra meta è traghettare per Andenes. Dopo tanti fiordi stupendi vogliamo fare l’escursione the wale route, semplicemente meravigliosa. Alloggiamo a Bleik un piccolo paesino bellissimo, mare chiarissimo incontaminato, sembra di essere in Sardegna, peccato senza il sole della nostra isola. La gente è ospitale, affittano casette- bungalow di legno arredate con l’indispensabile. Magari le renne vengono a bussarti ma poi scappano… Sono tante le cose da raccontare, ma arrivati alle Isole Lofoten siamo sbalorditi: migliaia di stoccafissi ci accolgono in un silenzio e in una natura che quasi ci spaventano. Sono isolette bellissime, con questi fiordi maestosi che ti circondano senza fiato. Mi sembra di chiudere gli occhi e di essere ancora li’. Abbiamo visitato la principale città, Trondheim dove non dovete perdervi il mercato del pesce di Bergem e il bellissino acquario. Ma bellissima è anche la capitale Oslo, con il museo dei vichinghi e il museo di Edward Munch. Tornare è peccato… Ripartire (magari questa volta a bordo di una nave) sarebbe fantastico!!!!!
Ho fatto questa esperienza nel 2010 con mia moglie e un’altra coppia, le rotte previste dal postale del nord sono due di una settimana ciascuna, una parte dalla città di Bergen e arriva a Kirkenes ai confini con la Russia attraverso il mare di Barents e dopo essere stati a Capo nord, l’altra è l’esatto contrario. Le due rotte toccano le varie località con orari invertiti, cioè quello che all’andata si percorre di giorno al ritorno si percorre di notte e viceversa, il postale non si ferma mai salvo le soste previste per consentire le visite alle località più interessanti, noi abbiamo scelto la prima perchè tocca di giorno le località più interessanti. Il massimo sarebbe avere il tempo necessario per fare entrambe le rotte, addirittura si potrebbe scegliere di sbarcare per un giorno nelle località più belle, come Alesund la Venezia del nord o Svolvaer sulle isole Lofoten per andare a vedere le balene e ripartire col postale del giorno dopo che ripassa esattamente alla stessa ora. Durante il tragitto vengono proposte delle escursioni alcune delle quali veramente irrinunciabili. Le navi, per gli appassionati del mare, sono più che appezzabili senza fronzoli ma sufficientemente comode e per quanto riguarda il cibo siamo in Norvegia, quindi inutile cercare piatti italiani: ci sono da gustare i piatti tipici del nord gustosi e molto spesso a base di ottimo pesce. Per quanto mi riguarda, anzi ci riguarda, siamo intenzionati prima o poi a ritornare, per gli amanti della natura la Norvegia dei fiordi è spettacolare e rimane nella memoria per sempre, andateci! Spero che questo commento possa esservi utile.
Ciao
Roberto, ho capito bene? È possibile scegliere di sbarcare per uno o più giorni nelle località più belle e costruirsi una vacanza su misura perché tanto il postale passa in continuazione?
Non ho mai pensato ne mai credo penserò di fare una “normale crociera” (migliaia di persone stipate su una nave di 200 metri, rischi di intossicazioni alimentari frequenti, code per andare a rilassarsi nell’idromassaggio, rischio di trovare dei comandanti che per fare un “inchino” fanno affondare una nave mi sembrano motivi più che sufficienti per pensarla così…) ma devo confessare che un’esperienza nei Fiordi mi affascina non poco…
Non mi sono mai sentita attratta da una crociera (men che meno dopo il caso di Concordia – Costa Crociere) ma l’idea di navigare fra i fiordi mi sta piacendo sempre più. Qual è il periodo ideale per farla? E quali sono le compagnie con le navi più adatte ai ghiacci?
Tutte le navi che fanno rotta nei fiordi hanno scafi rinforzati oppure ci sono compagnie che impiegano scafi normali, quelli che battono i mari caldi? E’ possibile sapere, in questo caso, chi usa navi rinforzate e chi no?
Nelle crociere nei Fiordi vengono utilizzate avi con “scafi rinforzati” per affrontare al meglio eventuali collisioni in acque gelide oppure e stesse navi che, per esempio, vengono impiegate nelle calde acque caraibiche?