“L’affondamento del Titanic, avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, è rimasto nell’immaginario collettivo di tutto il mondo come la tragedia navale per eccellenza, con 1523 morti su un totale di 2213 imbarcati. Indubbiamente è stata quella ad aver pagato il contributo più alto di vite umane, ad aver rotto il credo delle navi inaffondabili, colpito per la serie incredibile di circostanze negative, preconizzando la fine di un’epoca, di un modo di vivere che, prima la Guerra Mondiale e poi la grande depressione economica, avrebbero definitivamente spazzato via”. Così, sul nuovo numero della rivista Arte Navale in distribuzione da pochi giorni, Tealdo Tealdi racconta, nel suo 100° anniversario, un evento destinato a cambiare per sempre l’immagine della marineria mercantile mondiale. Un servizio di 26 pagine, impreziosito da straordinarie immagini (Courtesy RMS Titanic, Inc., a subsidiary of Premier Exhibition, Inc. Twentieth Century Fox Italia Asprey, London) che racconta il boom, in quegli anni, del trasporto marittimo passeggero, l’evoluzione delle navi, aumentate considerevolmente sia nella capacità di carico sia la velocità, all’introduzione sulle navi del concetto di quella che oggi viene chiamata customer satisfaction, servendo cibo fresco e riuscendo così a rivaleggiare con i servizi offerti nei grandi alberghi della terraferma.
Un servizio con il quale Arte Navale fa viaggiare i lettori a ritroso nel tempo accompagnandoli a bordo del Titanic dove i passeggeri in cabina doppia di terza classe pagarono circa 40 dollari, corrispondente al salario di due mesi di un operaio, mentre gli amanti del lusso arrivarono a spendere da 2.500 a 4.000 dollari per le due suites presidenziali.
Il tutto per poter dire “io c’ero”, per poter far parte di un’impresa affascinante quanto temibile visto che all’epoca, ricorda l’articolo di Tealdo Tealdi, “gli incidenti erano all’ordine del giorno, con decine di naufragi ogni anno, per la mancanza di strumentazione radar e l’insidia di un percorso con iceberg e nebbia fitta”.
La stessa fittissima nebbia che impedì al marinaio Frederick Fleet, alle 23,40 di quella terribile notte, di vedere fino all’ultimo la montagna di ghiaccio. Quando Frederick Fleet, urlò dal suo posto di osservazione: “Iceberg, right ahead!” niente e nessuno avrebbe potuto evitare quello che sarebbe successo 37secondi più tardi.
Una tragedia che un secolo esatto più tardi, può essere “rivissuta” ammirando le numerose esposizioni organizzate dalla Rms Titanic e già apprezzate da oltre 25 milioni di persone (www. rmstitanic.net). In Gran Bretagna. dove la ricorrenza è particolarmente celebrata, da non perdere è la “Titanic remembered” al Royal Museum di Greenwich, una fantastica raccolta di oggetti, lettere e fotografie legati alla nave, donata da Walter Lord (autore del bestseller A night toremember) che ha intensamente collaborato con James Cameron per il suo film) che sarà esposta fino al 30 settembre.
“Titanic, the Legend” è invece il titolo della mostra allestita al Sea City Museum di Southampton, città che vide ben 549 suoi abitanti morire nella tragedia.
A New York per i 100 anni dalla tragedia è stata invece organizzata l’11 aprile un’asta di più di 5500 oggetti recuperati dal relitto del transatlantico, in un lasso di tempo di 18 anni, a oltre 3840 metri di profondità. La dove, a 650 km a Sud di Terranova, in Canada, il relitto fu scoperto nel 1985 da una spedizione guidata da Robert Ballard, dell’Istituto oceanografico di Woods Hole, Boston.
Libero adattamento per mareonline.it del testo di Tealdo Tealdi pubblicato sul nuovo numero di Arte Navale in distribuzione. Su gentile concessione della rivista Arte Navale. Le immagini sono pubblicate su gentile concessione della rivista Arte Navale. E’ fatto divieto per chiunque di riprodurre da mareonline.it qualsiasi immagine se non previa autorizzazione direttamente espressa dall’autore delle immagini al quale spettano tutte le facoltà accordate dalla legge sul diritto d’autore, quali i diritti di utilizzazione economica e quelli morali. Per visitare il sito:www.francescorastrelli.com
pubblicato il 14 Aprile 2012 da admin | in Storie | tag: Arte Navale, Frederick Fleet, James Cameron, Robert Ballard, Royal Museum di Greenwich, Southampton Sea City Museum, Tealdo Tealdi, the Legend”, Titanic, Titanic remembered, Walter Lord | commenti: 0