“Chi possiede una barca deve essere guardato con orgoglio, non può essere considerato un evasore. Quello della nautica da diporto è un settore di cui dobbiamo andare orgogliosi, il mare è una risorsa, non può essere una negatività”. Parola del ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi che intervenendo alla cerimonia d’inaugurazione del 54° Salone nautico di Genova, aperto fino al 6 ottobre, ha voluto fare un chiaro riferimento ai controlli fiscali compiuti sui possessori di barche avvenuti negli anni passati che avrebbero contribuito al calo delle vendite e alla crisi del settore in Italia. “In questi mesi abbiamo cercato di dare dei segnali di aiuto alla nautica”, ha aggiunto il ministro riferendosi all’istituzione del registro telematico per le imbarcazioni, all’abbassamento dell’Iva sul transito delle barche nei porticcioli “, e oggi siamo qui a Genova per ribadire che Governo e istituzioni sono al vostro fianco per vincere tutti insieme. La nautica ha sofferto al di là della crisi anche per i nostri errori, ma è inutile andare a cercare chi ha sbagliato, dobbiamo ripartire tutti insieme. La nautica è un settore di eccellenze che vuole andare avanti”.
Eccellenze che i visitatori del Salone potranno ammirare camminando fra gli stand e lungo le banchine dove 760 espositori hanno messo in mostra 1000 le imbarcazioni, di cui 100 presentate in anteprima, fra cui spiccano il Sanlorenzo SL118, presentato in anteprima nazionale che con i suoi 36,50 metri di lunghezza è la barca a motore più grande e la regina della vela, ovvero il Vismara V80 Easy Cruising, di 24 metri, autentico concentrato di tecnologia dalle linee innovative, degnamente affiancata da altre due imbarcazioni a vela (settore protagonista assoluto di questa edizione del salone nautico genovese con il 22 per cento di barche in più esposte rispetto all’edizione passata, a cui è stata riservata la posizione centrale del salone) come l’Italia Yacht 15,98, l’Advanced 44 al loro debutto mondiale, e l’elegantissimo Solaris 58.
Tra gli scafi rigidi (escludendo quindi i battellini pneumatici) più piccoli il primato spetta invece al Vergaplast 220 T (2,2 metri). Sarà davvero il Salone della ripartenza del settore nautico? Sono in tanti a sperarlo dopo anni di crisi profondissima che solo di recente ha lasciato intravedere una possibile inversione di rotta, con un fatturato per il 2014 che dovrebbe far segnare una crescita intorno al 2,5 per cento, secondo le prime stime di Ucina. Un timido segnale di ripresa che non potrà certo colmare i disastri avvenuti in passato, e attribuibili in buona parte a scelte scellerate della classe politica – in particolare del Governo guidato dal professor Mario Monti capace di far fuggire all’estero decine di migliaia di armatori (cliccate qui per leggere), che hanno fatto precipitare il fatturato della nautica italiana dai 6,2 miliardi di euro nel 2008 ai 2,4 nel 2013. Allontanando molti operatori anche dalle fiere di settore, come dimostrato dal flop fatto registrare dallo stesso Salone genovese un anno fa. Una “fuga” che ora sembra rientrata, nonostante defezioni pesanti come quella di un cantiere come Azimut, che ha deciso di puntare sui mercati esteri. Gli unici dove, oggi, si acquistano ancora maxy yacht…
Testo realizzato da Baskerville srl per mareonline
pubblicato il 1 Ottobre 2014 da admin | in Eventi in Italia | tag: 54° Salone nautico di Genova, Advanced 44, ministro Maurizio Lupi, Sanlorenzo SL118, Solaris 58, Vismara V80 Easy Cruising | commenti: 2
Il ministro Lupi dice che “è inutile andare a cercare chi ha sbagliato”? Proprio questi signori invece dobbiamo andare a cercarli uno per uno per fargli pagare il danno fatto, fino all’ultimo centesimo. Perché degli incapaci che con le loro scelte demenziali hanno frantumato un settore che era il fiore all’occhiello del Paese dovrebbero farla franca e restare impuniti? E’ in questo che deve cambiare questo Paese: chi vuole governarlo se ne assuma tutte le responsabilità… Troppo facile giocare a fare i grandi governanti e poi lasciare i debiti da pagare al popolo bue…
Ministro Lupi, quanto dobbiamo credere a queste promesse? Non vorrei sembrarle scortese, ma ho letto nei giorni scorsi di un accordo preso dal suo ministero e dal suo Governo che nelle settimane scorse vi siete bellamente rimangiati. Così, tanto per la cronaca…